Tempo di stare a casa. I consigli della Prof.ssa Elisabetta Votta Psicoterapeuta e criminologa.
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Tempo di stare a casa, tempo i cui stiamo a contatto con noi stessi e con emozioni come ansia e paura.
Molti avvertono un sentimento di solitudine e di incapacità di gestirelo stress derivante dallo stravolgimento delle quotidiane abitudini in cui ci troviamo.
La situazione ha un impatto sulla salute psicologica di tutti masopratutto sulle persone già vulnerabili e fragili che vivono un’amplificazione della situazione di impotenza e di restrizione . Le reazioni di stres si
vedranno sempre più se questo difficile Momento proseguirà, pertanto è importante mettersi nella condizione di fare affidamento alla propria resilienza, alle proprie risorse per affrontarla al meglio. Molti si pongono il problema degli effetti sui bambini, ma non sono loro la categoria più a rischio in quanto per loro è importante come gli adulti di riferimento stanno vivendo la
situazione, più che la situazione stessa.
E’ fondamentale per la salute dei bambini che i genitori riescano a gestire il confronto con l’incertezza in modo equilibrato per non trasmettere ai figli l’inquietudine e la paura.
I bambini vanno ascoltati, rassicurati resi collaborativa all’interno del nucleo familiare.
Sono gli anziani e le persone sole ad aver bisogno di ascolto e di supporto : devono poter parlare con qualcuno , anche al telefono, di come si sentono e di ciò di cui hanno bisogno.
Che fare dunque in questo momento per non mettere a rischio la nostra salute mentale ?-mantenere dei punti di riferimento come la cura della propria persona o dell’ambiente per
non perdersi nella sensazione dell’unica giornata sempre uguale a se stessa, non farsi travolgere dalle informazioni sul web e dalle notizie
alla televisione. Passiamo molto tempo al computer, sui social ed in rete , sia per lavoro, sia per aiutare i figli a fare i compiti, sia per svago.
.Prendiamoci dei momenti di “ stacco “ e verifichiamo la veridicità di ciò che leggiamo: non abbassiamo la guardia sulle truffe online e vigiliamo sui nostri figli perché adescamenti online , bullismo e grooming non sono in quarantena!!
- visioniamo siti attendibili e manteniamo un atteggiamento positivo, passerà, se tutti facciamo il nostro dovere, se la paura o l’ansia prendono il sopravvento non
bisogna vergognarsi , ma farsi aiutare: a volte un semplice colloquio o un contatto anche a distanza con un amico o uno psicologo può servire.. Molti psicologi ed associazioni hanno messo a disposizione modalità online o telefoniche di contatto.
Utilizziamo se le conosciamo, delle tecniche di rilassamento o guardiamo qual
che video sul web.Stiamo tutti aspettando che passi il
temporale, ma dobbiamo anche imparare a ballare sotto la pioggia.Gestendo al meglio questo difficile momento , attivando le nostre risorse per uscirne nel modo migliore( e forse cambiati.
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Psicologa, Psicoterapeuta e Pedagogista. Insegnante di scuola secondaria con attività di referente per le attività di Prevenzione del bullismo. Dopo aver frequentato un master in Intervento Intrafamiliare educativo criminologia e responsabilità penale nell'infanzia e nell'adolescenza, un perfezionamento in neuropsicologia dello sviluppo ed un corso di alta formazione sui disturbi di apprendimento ed attività formative sulle tematiche del bullismo e della violenza di genere, inizia nel 2015 la sua formazione presso 'AISF frequentando il ciclo di seminari introduttivi alla criminologia investigativa, al criminal profiling ed alle scienze Forensi e nel 2017 il Corso di Alta Formazione in Psicologia investigativa, Psicologia giuridica, Psicopatologia e Psicodiagnostica Forense, conseguendo la qualifica di Esperto in Psicologia Investigativa, Psicologia forense e psicodiagnostica in ambito civile e penale. Nel 2018 partecipa alla prima edizione del Corso Pratico Avanzato di Alta Formazione in Scienze Forensi, Criminologia Investigativa, Sopralluogo Tecni
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