LA FIGURA FEMMINILE NELLA STORIA
Le prime donne,al tempo dell’epoca preistorica,badavano sostanzialmente al focolare domestico(nel vero significato del termine,dopo la scoperta del fuoco,infatti in ogni caverna o rudimentale riparo,trovava posto un focolare che ardeva giorno e notte,che aveva funzione,oltre che di riscaldamento e cucina,anche di punto d’incontro),ai figli,alla raccolta di erbe e radici commestibili,agli uomini era invece adibito il compito di procacciare cibo,della fabbricazione di rudimentali abiti(realizzati con le pelli e il vello delle prede)e delle prime pitture ed incisioni della vita sociale del villaggio o dell’accampamento nomade.
EVOLUZIONE DELLA CONDIZIONE FEMMINILE Non esistevano divisioni fra uomini e donne,si viveva in promiscuità e allo stato animalesco(le barbarie erano all’ordine del giorno,le donne venivano picchiate e trascinate per i capelli),l’Umanità era infatti alle prese con l’accettazione e la scoperta delle proprie funzioni e del saper reagire agli stimoli.
La prima testimonianza,che ci ha permesso di risalire alla fisionomia e alle abitudini alimentari dei nostri antenati,è stato il ritrovamento nei primi anni ‘90 del cranio di Lucy,(nome datogli dai ricercatori americani che fecero la scoperta)un ominide femmina vissuta attorno al 10000 A.c in Africa.
Dalle analisi dell’ossatura e dall’usura dei denti molari,è emersa l’abitudine al consumo di radici e carne cruda o comunque poco cotta.
CONDIZIONE FEMMINILE NEL MONDO Alcuni millenni dopo,grazie alla scoperta della possibilità di intrecciare e lavorare le fibre vegetali,le donne preistoriche,misero a punto grazie a piccoli bastoncini ed ossi forati,un sistema rudimentale di cucito e tessitura:vennero create corde per legare il bestiame o le prede e in seguito indumenti più leggeri e versatili.
Nelle zone mesopotamiche,si svilupparono,soprattutto le coltivazioni di specie vegetali,si arrivò a produrre miele che veniva utilizzato per produrre bevande e preparazioni dolci,antenati,molto remoti,dei nostri pasticcini.
Anna Silvia Angelini
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