I Diritti delle donne e le pari opportunità.
A livello mondiale, le donne hanno una minima parte dei diritti garantiti agli uomini.
Nonostante qualche passo avanti nel nostro Paese manca la cultura delle pari opportunità.
La violenza sulle donne è figlia di questa asimmetria di potere tra uomini e donne, deriva da questa cultura patriarcale millenaria fondata su una predominanza maschile. Le storie millenarie di violenza sono molto vicino a noi, non sono storie di pazzi o di mostri, la violenza non ha classe sociale, ma nella maggior parte dei casi ha le chiavi di casa e si ripete nei tribunali e nelle istituzioni. La violenza domestica é un prodotto di una sottocultura di conservazione del nucleo familiare a tutti i costi. La violenza non è frutto di raptus o tempeste emotive, ma si annida nella cultura patriarcale ancora esistente e difficile da estirpare, ci vorrebbe un cambiamento culturale.
Proprio per questo è chiaro che la battaglia più difficile è quella culturale, formativa, educativa sul tema delle pari opportunità. La violenza di genere è un fenomeno che può essere prevenuto solo con un’azione culturale costante. In altri stati hanno la metà dei femminicidi che ci sono in Italia perché hanno tanto investito nelle attività di formazione. Per raggiungere le pari opportunità serve una volontà politica ed una leadership da parte delle donne e degli uomini in grado di cambiare atteggiamenti culturali radicati nel tempo.
Le disuguaglianze sono la radice della violenza dovuta anche alla disparità economica. Per essere delle donne libere abbiamo bisogno di conquistare una solida autonomia economica, perché nessuno ci possa controllare e comandare.
Non ci può essere libertà senza tutela dei diritti!
la disparità salariale tra uomini e donne, esiste a tutti i livelli gerarchici e nonostante il maggior livello di istruzione delle donne. Ancora, l’accesso delle donne alle posizioni apicali resta ancora molto basso.
L’Italia deve fare un passo avanti e allinearsi con gli obiettivi di progresso e sviluppo sostenibile dei Paesi più avanzati. Il lavoro femminile deve essere considerato fattore strategico per la crescita economica e la competitività.
Dobbiamo sostenere progetti politici di promozione dell’occupazione delle donne e di sostegno a favore delle madri lavoratrici. Dare più valore alle donne é un segno di cambiamento, per sconfiggere la violenza dobbiamo ripartire dalla cultura.
Alle donne va riconosciuto il valore sociale della maternità. Quella che auspico, pertanto, per nostro Paese, è una vera rivoluzione culturale.
Anna Silvia Angelini
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