ANNA SELVAGGI Candidata alla Presidenza della Commissione Pari Opportunitá in Basilicata.
09:48Tutte le nuove commissarie nominate sono state segnalate dai Partiti, dalle Associazioni, dalle Organizzazioni datoriali, dai Sindacati, dal Mondo della Cooperazione.
A condizionare la elezione della Presidente sembra essere ancora una volta la politica stando alle riunioni che si vanno organizzando in alcuni ambienti. A nulla serve l’esperienza, gli anni di lavoro dedicati alla collettività, i riconoscimenti conferiti da parte di istituzioni pubbliche e private anche a livello nazionale in condizioni di assoluta terzietà. Nulla. In alcuni ambienti la parola d’ordine è quella di recuperare il recuperabile.
Ancora meno importante sembrerebbe essere il problema della rappresentatività territoriale dal momento che in alcune designazioni e tra queste quella della presidente della Commissione Pari Opportunità, il territorio materano non abbia mai espresso alcuna rappresentanza. Questa circostanza è stata segnalata dalla sottoscritta da dieci anni or sono senza alcun risultato.
A questo punto è arrivata l’ora di dire: “basta”. Finchè Matera resterà in Basilicata è giusto che sia proporzionatamente rappresentata e questo vale come monito anche per i Consiglieri regionali della Provincia di Matera di tutto l’arco costituzionale che della rappresentatività territoriale dovrebbero reclamare adeguate rivendicazioni.
Tornando alla elezione della Presidente della Commissione, dichiaro fermamente che, in coerenza con le argomentazioni innanzi esplicitate e da tempo rivendicate in ordine alla esperienza/competenza ed alla rappresentatività territoriale, ed in barba agli incontri carbonari che si vanno organizzando in ambienti parapartitici, per favorire la elezione di altre commissarie, ovviamente della Provincia di Potenza, considerato che chi scrive è stata segnalata dal Volontariato Materano, dalla Federcentri e da Senior Italia Federanziani, queste ultime organizzazioni che vantano milioni di iscritti a livello nazionale e migliaia di iscritti a livello regionale, di volermi autocandidare a Presidente della Commissione PO.
Forse sarò suffragata solo da me stessa ma questo non importa dal momento che incontri carbonari non intendo farne. Continuerò con il mio impegno nel sociale a rivendicare l’equità della rappresentanza territoriale rivolta soprattutto alle nuove generazioni, con l’auspicio che questa battaglia potrà essere supportata anche da tutti i ragionevoli Consiglieri regionali. E’ dunque l’ora di dire “basta”. “
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