Evento

D'Arte D'Amore ......Donna

22:12

Grazie all'Assessore alle politiche sociali Roberta Cafà e al comune di Anzio "D'Arte ,D'Amore ....Donna " chiamarlo amore non si puo' ...l'arte dice NO alla violenza...in collaborazione con le associazioni La Giostra dei Colori,Spazio Libero ,Sostegno Donna Cisterna ,Una Cicogna per Amica ,Io sto con Chiara,si svolgera' dal 25 al 27 novembre 2015 presso la prestigiosa location Villa Sarsina a Anzio ....la Giornata del 25 novembre si aprirà alle 17.00 con il convegno "Uscita di Sicurezza " chiamarlo amore non si può...alle 18.30 inaugurazione della Mostra "D'Arte D'Amore.....Donna " durante la mostra verranno esposti gli splendidi abiti dipinti dal Maestro Nino la Barbera....due grandi artisti internazionali in mostra Roberto Gallo e la pittrice argentina Anna Maria Laurent ..in esclusiva verranno esposte le opere dell'onorevole Alessandra Mussolini...la serata inaugurale sara' presentata dalla giornalista Monica Cattaneo ...il 26 novembre sarà presentato alle ore 17.30 il libro "Federica  la ragazza del Lago" Bonfirraro Editore...tre giornate interamente dedicate alla donna ....cultura,informazione,presentazione di libri,in collaborazione con associazioni amiche ...
Il messaggio che si intende comunicare è più facile che possa imprimersi nella mente di chi deve riceverlo se associato ad una immagine oppure rappresentato solo da essa.
La più nobile è, sicuramente, quella che troviamo espressa mediante l'arte, perché con essa si  riesce ad andare oltre il messaggio stesso e a  toccare l'anima.
Le emozioni che scaturiscono dal “tocco” dell'arte sono differenti in ognuno di noi, poiché è il nostro personale vissuto ad essere diverso.
L'immagine della DONNA è stata, per secoli, la Musa ispiratrice degli artisti più importanti.
Per ognuno di essi ha rappresentato di volta in volta, o congiuntamente, il bello, il sacro, il profano,la perfezione, la gioia,
l'AMORE e, attraverso il richiamo al ventre materno, la VITA stessa, creando un trinomio indissolubile tra amore- donna-vita.
Ma, purtroppo, non solo.
Nell'amore e, ancor più in generale, nella vita è presente, però, anche il dolore e troppo spesso le donne sono costrette a sopportarne uno troppo grande: la violenza!
Non di rado è quella proveniente da coloro che esse amano, poiché la figura femminile si proietta, nella mente del violento, anche come simbolo di debolezza e fragilità.
La violenza che troppo spesso viene accettata e sopportata- talvolta per anni e non più solo attraverso episodi sporadici ma
per mezzo di  comportamenti continuativi e ancor peggio abituali – è molto più profonda della stessa sua manifestazione esteriore, ed i suoi segni non superficiali diventano permanenti nell'animo, anche se quelli sul viso e sul corpo dovessero col tempo andar via.
Dobbiamo, però, ricordare quanto una donna sa essere anche forte e spaventare con la sua potenza i veri deboli: i violenti. Spesso, tuttavia, trovare questa forza connaturale ed insita in ogni donna può far paura anche perché ci si sente soli, ed è proprio in questo momento che l'aiuto delle associazioni diventa fondamentale.  
Giocano un ruolo importantissimo i  professionisti e le persone comuni che le costituiscono, diventando  amici, confidenti, quasi una nuova famiglia, il cui  aiuto diventa preziosissimo.
Aiuto, questo, che non è rivolto soltanto a coloro sulle quali l'abuso si manifesta, ma anche – ed in alcuni casi soprattutto – a quelli che abusano,e che utilizzano come linguaggio principale ed esclusivo la violenza.
Forse, non a caso, una delle parole più ricorrenti in questo periodo è “REDENZIONE ”, perché il Giubileo che anche il nostro Paese, insieme al resto del mondo, sta vivendo è chiamato Giubileo della Misericordia.
Il perdono a cui ci si riferisce non è solo quello che riserviamo al prossimo, ma spesso è quello che dobbiamo concedere, soprattutto a noi stessi; ed è difficile, com'è difficile il cammino di conversione a cui un violento deve sottoporsi.
È anche per questo che la lotta contro la violenza non può consistere in un freddo divieto imposto dalla società o dalla legge, ma deve essere perseguita con ogni mezzo esperibile.
E’ un percorso che va accompagnato da assistenza e, qualche volta, addirittura dal conforto.
Bisogna fornire ai violenti una forza diversa, la forza d'animo necessaria ad  educare la loro coscienza che la violenza non è manifestazione di virilità, bensì di debolezza.
Così come è necessario insegnare alle donne che è possibile andare avanti senza violenza, senza sentirsi sminuite quotidianamente solo per il fatto di essere tali.
Bisogna, in sostanza, rendersi conto che è in questo che si esplicita davvero la forza, non, invece, nella mera sopportazione.
Permettiamo all'ARTE DI RICORDARE ALLE DONNE CHE LA LORO BELLEZZA ESTERIORE ED INTERIORE NON DEVE ESSERE MAI E MAI PIU' DETURPATA DAI SEGNI DELLA VIOLENZA E CHE I VIOLENTI SONO DEBOLI DI FRONTE A QUESTA FORZA .
Permettiamo, ancora, all'arte di entrare ed esplodere dentro di noi, anche negli angoli più oscuri e mai esplorati della propria coscienza, proprio in quei luoghi dell'anima in cui la paura, la debolezza, la tristezza, la solitudine e, quindi, la violenza codarda si nasconde.
Permettiamo, infine, all'arte di accompagnarci nel cammino di redenzione a cui dobbiamo sottoporci per diventare migliori e per uscirne, soprattutto, più forti.
Permettiamo alla donna di continuare ad essere amore, vita.
“ Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
  o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
Segretamente, tra l’ombra e l’anima.
 
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
 
T’amo senza sapere come,né quando né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
 
che così in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi con il mio sonno.”
( Pablo Neruda - Sonetto XVII- Cento sonetti d’Amore ) Organizzazione e Direzione Artistica Anna Silvia Angelini ..curatrici della mostra Anna Silvia Angelini Patrizia Anastasi

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