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CONFERIMENTO DELLA LAUREA MAGISTRALE HONORIS CAUSA IN “SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE” a Anna Silvia Angelini

16:45

I.A.S.U Istituto Accademico di Studi di livello  Universitario.

CONFERIMENTO
DELLA LAUREA MAGISTRALE HONORIS CAUSA IN “SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE”
a Anna Silvia Angelini
Roma
Conservatorio Santa Cecilia 
15 Ottobre 2021 
Ore 17.00 
https://drive.google.com/uc?export=view&id=1-YwmigN3t482sX26eKrOxNWsdXIdm4nJ

Il 15 ottobre in occasione 
del Premio Cartagine  2.0, presso il Conservatorio Santa Cecilia a Roma, 
Anna Silvia Angelini si aggiudica questo prestigioso riconoscimento per il suo impegno nel sociale contro la violenza sulle donne e la pubblicazione del libro “La violenza declinata”.
Il consiglio d’istituto, visti gli attestati degli studi
compiuti, il curriculum professionale, e i meriti acquisiti conferisce ad Anna Silvia Angelini il 
Dottorato Magistrale HONORIS CAUSA in
Scienze della Comunicazione 
“per l’impegno e la comunicazione in ambito sociale, la divulgazione di arte e cultura , l’attività nell’associazionismo, la testimonianza autentica con lo sguardo profondo alla società civile”.

“L’importanza di parlare chiaro: farsi capire è un’arte, parlare è come vestirsi: ognuno sceglie la parole e i concetti dall'armadio, serve spontaneità, ma anche organizzazione-dichiara Anna Silvia Angelini.
La semplicità è un punto di arrivo, non un punto di partenza.
Parlare in modo semplice, comprensibile a tutti, essere efficaci, è una prerogativa di chi ha fatto un percorso serio e approfondito nella propria comunicazione.
Provo a dettagliare. Partiamo da una frase sentita molto spesso in ogni ambiente (professionale, sociale, famigliare): «tu non mi capisci» o «la gente non mi capisce». Se solo la trasformassimo in «non sono riuscito a farmi comprendere» nascerebbe il desiderio di riprovare con più impegno a comunicare.
Se accettiamo questo punto di vista allora possiamo domandarci: «Come posso spiegarmi meglio? Esiste un metodo o un’indicazione?». Consideriamo che esista e definiamolo il metodo “Parla chiaro”, da non confondere con il metodo ambiguo “parla come mangi” o quello noioso “parla in codice”.
Dobbiamo però sgombrare la mente da un grande equivoco: ogni argomento, anche il più ostico o difficile, può essere esposto in modo chiaro e semplice.
Quindi la chiarezza non è inerente al contenuto del nostro parlare ma al modo in cui lo diciamo (non a cosa diciamo ma a come lo diciamo). Per arrivare a esprimere un concetto chiaramente dobbiamo essere certi di averlo compreso anche perché è vero che viviamo in una società che difende la libertà di espressione, ma ciò non significa che mi è sempre consentito di dire tutto ciò che voglio anche quando non sono preparato o non sono competente in materia.
Quindi impariamo a documentarci, ad approfondire e a valutare i vari punti di vista.
Ogni argomento, anche il più ostico o difficile, può essere esposto in modo chiaro e semplice
Una volta fatto questo sforzo siamo pronti a organizzare il discorso.
Sì, avete capito bene: essere efficaci nel 
parlare necessita un’organizzazione, devi capire come ordinare le frasi, come scegliere le parole da dire e, soprattutto, quelle da non dire. Significa avere un’idea di cosa si desidera sostenere, come, in quanti punti è utile suddividere il discorso e, soprattutto, quale percorso si desidera fare con chi ci ascolta.
Ora starai pensando che se organizzi troppo i tuoi pensieri perdi la spontaneità della comunicazione.
Sbagliato. Parlare è come vestirsi. Ognuno si veste come vuole, ovviamente, ma tutti apriamo l’armadio dove abbiamo organizzato e ordinato una serie di abiti che ci piacciono e scegliamo quello più adeguato alla giornata, lo indossiamo e siamo spontanei.
Ecco, quando parli puoi fare la stessa cosa: apri l’armadio della mente e trovi, appesi e organizzati, concetti, idee e parole. Scegli ciò che più ti piace e lo utilizzi con spontaneità. Io sostengo che l’armadio deve essere ordinato e pieno di abiti (concetti) belli e preziosi”

Anna Silvia Angelini, scrittrice, Presidente A.I.D.E. Nettuno APS Associazione Indipendente Donne Europee,  specialista in Violenza di genere e Procedure di Intervento nei casi di Violenza Domestica.
Cura una rubrica per il giornale Il Litorale.
Nel 2019 esce il suo primo libro “La Violenza declinata” edito da Bertoni.
Molto attiva nel sociale, dirige e fonda nel 2013 il centro d’ascolto antiviolenza “Uscita di Sicurezza” di cui si occupa personalmente
sul territorio di Anzio e Nettuno.
Direttore organizzativo, del centro antiviolenza  “Linea Donna” a Roma.
Ha ricevuto il riconoscimento di numerosi premi;
• Premio Internazionale dall’Accademia delle Scienze Umane.
• Diploma di merito Accademia Costantina.
• Premio della Critica “La voce dei Poeti” per il libro “La Violenza Declinata”
• Premio Caruso per la letteratura.
• Premio culturale internazionale Cartagine 2020.
Premio Colosseo D’oro 2021.

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