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"La violenza va denunciata". Campagna nazionale di sensibilizzazione sulle vittime di abuso

19:40

Associazione no-profit Teatro LaVanda nasce con la volontà di parlare alle donne ma soprattutto fornire un servizio sociale concreto alle vittime di abuso attraverso il linguaggio artistico. 

https://drive.google.com/uc?export=view&id=1igKocAAV4yAJHy-0Z83giyz93lDM2iDa


Ci adoperiamo prevalentemente per invitare una vittima di violenza a denunciare un crimine subìto; ad oggi in Italia abbiamo attive quattro Campagne Nazionali di sensibilizzazione” dice la Presidente Tiziana Stefanelli

L’obiettivo dello spot “La violenza va denunciata” realizzato in collaborazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e del Ministero dell’Interno, come Testimonial l’attore italiano di cinema e teatro Edoardo Siravo ed “Emergenze 1-1-2” spot radiofonico che aiuta la vittima anche a memorizzare questo prezioso Numero Unico Europeo per una emergenza, è quello di raggiungere quante più donne di ogni età, nazionalità e stato sociale che subiscono violenza di ogni genere, domestica, fisica, psicologica, economica, lavorativa stalking e manipolazione affettiva e far comprendere loro che denunciare si può, si deve!

Negli ultimi due anni di pandemia è aumentato il numero di violenze domestiche a causa dell’isolamento dunque serviva ancora di più utilizzare mezzi che arrivassero alle menti di quelle donne con poco margine di movimento, serviva entrare ancora di più nelle loro case grazie alle tv e radio, mentre per quelle più fortunate, la nostra attenzione si è rivolta alle sale cinematografiche e ai grandi schermi.

Persone di buona volontà hanno capito l’importanza del nostro messaggio sociale, grazie a loro lo spot “La violenza va denunciata” sta facendo il giro d’Italia, ci hanno sostenuto il canale nazionale 62 Donna Tv e le emittenti locali regionali nella penisola, mentre, per le sale cinematografiche abbiamo avuto la collaborazione di Anec Agis, Acec - Sale della Pace e, per il centro Italia sale Cinema Giometti. È arrivato poi il tempo della campagna nazionale radiofonica, ancora agli albori, partita questo novembre coinvolgendo emittenti Marchigiane, della Romagna e della Campania.

Arrivare al cuore delle donne violate non è facile soprattutto quando queste non vogliono farsi trovare o non sono ancora consapevoli della condizione di vittima nonostante le violenze, le umiliazioni, il confinamento e l’annullamento del sé.

Era importante dunque riuscire a stabilire un contatto con loro anche in quei luoghi all’aperto in cui vi fosse uno spostamento di persone importante, in cui tv e radio non vi arrivano e che non fosse al chiuso come una sala cinematografica. Questa opportunità ci è stata data dall’azienda Premius leader in Italia dei dispositivi di comunicazione video da interno ed esterno. Per mezzo dei suoi dispositivi, lo spot giungerà a persone con fasce d’età che vanno dai bambini fino agli anziani che si troveranno nel luogo in cui installato un monitor, come bar, parrucchiere, palestre, centri commerciali, poliambulatori che ospitano il servizio in interno fino alle persone che si troveranno all’aperto presso i siti della propria città più frequentati in cui troveranno il Totem Zeus con i suoi 110 pollici su schermo bi facciale per ogni comune che abbia richiesto il servizio, in questo modo non solo raggiungeremo le vittime ma grazie alla maestosità del monitor si riuscirà a sensibilizzare anche coloro che la violenza non la subiscono. Le date in cui verrà programmato lo spot sono dal 22 al 29 dicembre 2021 e le settimane dell’8 Marzo e 25 novembre 2022.

L’associazione artistico-culturale ha scelto di non disperdere le sue energie realizzando molteplici lavori artistici annuali come è solito per un’associazione ma preferito rendersi concretamente utile per la causa femminile facendosi trovare sempre sul campo a parlare alle vittime di tutta Italia per mezzo delle sue immagini.

Ad oggi, è la prima associazione che sul territorio italiano conduce campagne nazionali di rilievo, costanti nel tempo e di presenza continua anche al fine, di alleggerire alle vittime quel senso di abbondono che vivono intimamente quando si è oggetto di abuso.

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