Sportello d’ascolto “Uscita di Sicurezza”

14:55

Lo Sportello Antiviolenza “affidabile”.

Uno sportello d’ascolto Antiviolenza, che possa ricevere la fiducia di donne che vivono questa situazione di difficoltà deve essere una struttura accogliente, sia per le donne che vogliono denunciare maltrattamenti subiti e per quelle che vogliono scappare da chi è causa di queste violenze. E’ necessario che esso sia uno sportello di informazione, ascolto e orientamento e che possa offrire un luogo di ascolto nel quale la donna possa raccontare la propria storia

Deve offrire consulenza legale, psicologica, sociale e prevedere percorsi personalizzati di sostegno, come anche effettuare attività di valutazione e invio presso una struttura protetta.

Compito di uno sportello efficace è anche realizzare iniziative di sensibilizzazione e denuncia relative al problema della violenza sulle donne, mappando i servizi socio-sanitari del territorio

L’accoglienza delle donna rappresenta il primo momento di ascolto, orientamento e supporto. Il primo contatto avviene telefonicamente ed è seguito da un colloquio di approfondimento in Sede, finalizzato alla conoscenza reciproca e alla identificazione di una prima ipotesi di progetto per l’uscita dalla situazione di difficoltà riferita. La fase dell’accoglienza evolve poi nel tempo nella fase dell’accompagnamento e del sostegno della donna nel progetto con lei pensato e concordato, con l’obiettivo di supportarla nei percorsi individuati.

Le caratteristiche di uno sportello “ affidabile” dovranno essere  l’accoglienza, l’ascolto privo di giudizio, la protezione e l’interruzione del ciclo di violenza (allontanamento della donna e dei figli/e dalla loro abitazione e collocazione al di fuori della propria abitazione: albergo, Casa rifugio, altra situazione). Quello di cui necessitano quasi tutte le donne che si trovano in queste situazioni è di avere un confronto per “vederci più chiaro”. Esse ,infatti, stanno male, sono stanche di subire le aggressioni del partner, hanno paura, cercano una soluzione, si sentono confuse. Con un atteggiamento accogliente e attento l’operatrice aiuta la donna ad esprimere questo malessere e le propone un appuntamento per darle modo di raccontare più diffusamente il suo problema, ricevere informazioni adeguate, trovare un sostegno per avviare un percorso di uscita dalla situazione di violenza, rassicurandola che è possibile farlo.

Anna Silvia Angelini 
Presidente A.I.D.E. Nettuno Provinciale Lazio 
 (Associazione Indipendente Donne Europee)

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